Tutta colpa della musica

Tutta colpa della musica

Immaginate un film. Siamo nella scena clou. La protagonista si trova da sola in una strada buia, il suo respiro diventa affannoso, inizia a respirare velocemente perché ha il timore che di lì a poco succederà qualcosa di terribile. A quel punto solitamente entra in gioco l’assassino. Tutta questa sequenza di immagini è di solito accompagnata da una musica dai bassi profondi, che sembra seguire ogni movimento, come se ad ogni passo del killer seguisse un suono, sempre più intenso, sempre più forte. Ora immaginate la stessa scena con in sottofondo uno dei classici italiani, come “Certe notti” di Ligabue. Dal film horror si passa alla storia romantica e la stessa scena potrebbe essere vissuta in maniera diversa ossia due innamorati che si sono lasciati e soffrono e improvvisamente si ritrovano in una sera d’estate. Sempre stessa scena, ma questa volta in sottofondo abbiamo una sigla dei cartoni animati ad accompagnare le immagini. Dal film romantico siamo passati alla parodia. Avete notato come le immagini siano sempre le stesse, ma il vostro atteggiamento verso quel film sia completamente cambiato? Da tesi e impauriti, siete diventati apprensivi e speranzosi e infine vi siete rilassati e persino divertiti. Come è possibile passare da emozioni così differenti in così poco tempo? Semplice, grazie alla musica! Ora rovesciamo la situazione in un supermercato. E’ vero che la musica in sottofondo può farci spendere di più? Secondo una ricerca effettuata dalla Bocconi è assolutamente vero. Certo non si tratta di una percentuale altissima poiché i ricercatori hanno stimato come la musica adatta porti ad un aumento delle vendite del 2%, ma se rapportiamo questa percentuale al volume delle vendite di un supermercato, capirete bene che si inizia a parlare di numeri significativi. Per questo motivo, la musica in negozio è entrata a pieno titolo tra gli elementi strategici di marketing. La canzone adatta infatti, non solo ci predispone verso un atteggiamento proattivo nei confronti dei prodotti, ma ci invoglia a rimanere più a lungo nel punto vendita. Ci concentriamo però sempre sul cliente finale che fruisce della musica, ma non teniamo in considerazione il fatto che è un elemento che influenza anche gli addetti ai lavori che, a detta dei ricercatori Bocconi, la considerano un aiuto al lavoro. Uno staff più motivato vende meglio questo è innegabile. Dunque l’aumento di spesa non è frutto di un condizionamento mentale, una sorta di ipnosi sinfonica, quanto da un complesso di elementi: umore migliore, più tempo dentro al negozio, lavoratori più entusiasti.

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